La Rinascita calcistica locale: la “Lanciotto”

 

 

La Rinascita calcistica locale

Il nostro cittadino Enzo Gori, conosciuto da tutti come “Bagheo”, ci ha raccontato alcuni pregevoli fatti sportivi, accaduti nel momento della rinascita civile e culturale del paese. Questa testimonianza ci venne da lui donata per la ns. Associazione insieme alle fotografie storiche della Squadra di Calcio.

Il ricordo

Addavvenire alla fattoria

I giornalisti Fabrizio Nucci e Debora Pellegrinotti hanno scritto e pubblicato il libro sportivo di 50 anni di storia sportiva della società U.S. Calcio Lanciotto

La fervente memoria di Enzo Gori (Bagheo)  ci ha ricordato il debutto calcistico locale: – Alla fine del 1944 dopo la Liberazione di Campi Bisenzio,  allo stadio comunale la rappresentanza di soldati inglesi, vuole giocare una partita di calcio con i giovani della neo nata squadra locale A.C. Lanciotto Ballerini”. Il risultato fu un eccezionale pari, 2 a 2 con reti per noi di due giovani locali, Enzo Gori e Giuliano Mazzanti,  “quel giorno eravamo 5 giovani freschi di nomina, per noi fu una grande emozione tornare a giocare e debuttare contro i maghi del calcio “gli inglesi”. Vezzani, Mazzanti, Biagiotti, Biagioli, Gori poi il resto della formazione composta da tutti campigiani doc.

Quando alla fine del 1944 venne fondata la società calcio U.S. Lanciotto Ballerini, il direttivo della A.C. Campi decise di titolare la formazione calcistica.

Mi ricordo la proposta fatta dal Targioni Gastone, che disse: – Il nostro concittadino Lanciotto Ballerini, sacrificatosi per la libertà della nazione contro il giogo nazifascista è stato riconosciuto eroe nazionale, quale esempio migliore di impegno, di altruismo e di speranza direi di dedicare a lui la rinascita calcistica locale. È così che da quel momento all’unaminità  si decise il nome di U.S. Lanciotto Ballerini e di dedicargli lo stadio locale.

Il Primo Presidente fu nominato Corrado Landi e Vice Presidente Lindoro Landi.

Alle elezioni successive, il nuovo consiglio nominò Presidente Alessio Alessi.

Nel primo dopoguerra fu organizzato il primo campionato di calcio nazionale misto.

La stagione 1944/1945

La effettuammo con una montura rossa e con lo stemma del Lupo. Un fatto curioso è che all’epoca quando venivano affissi i manifesti della partita di calcio, vi erano scritti i nomi ed i cognomi dei giocatori di entrambe le squadre, i campigiani, gli sportivi locali quando leggevano la formazione non riconoscevano per nome i giocatori, visto che era in uso chiamarli sempre con i soprannomi. “Occhisono questi?” Venne deciso in seguito di pubblicare solo i soprannomi dei giocatori locali, tutti campigiani doc, i quali formarono l’ossatura di una grande squadra (Gonfiantini, Vezzani, Marzocchini, Pulini, Feria, Bagheo, Lottino, Biagioli, Anordino il cavallo, Cecchino, Cimpillino, Spugnino e Guidino).

Nel campionato del 1944/45, il debutto della Lanciotto avvennè contro il Prato, la Lanciotto a Campi vinse 3-2 con reti di Mazzanti, Feria, Bagheo, il portiere del Prato all’epoca era Vieri Enzo (nonno di bobo Vieri, l’attaccante oggi del Milan, il quale negli anni successivi passò poi con noi alla Lanciotto come portiere.

Sempre nello stesso anno, ricordo l’infocata partita Pro Firenze – A.C. Lanciotto, giocata allo stadio di Firenze, in quell’occasione c’era tutta Campi. La Pro Firenze – vinse la partita 2 a 1.

Il campionato 1945/1946

nell’ultima partita contro la Pro Fiorentina e U.S. Lanciotto allo stadio di Firenze perdemmo 1 a 0. Arrivammo secondi in campionato, ma lo strepitoso campionato di calcio giocato sportivamente venne macchiato dall’arbitro Bianchi che dette un rigore al 90° minuto che non c’era assolutamente. Si scatenò una bufera immensa, la passione storica dei sportivi campigiani si ribello tutta contro l’arbitro Bianchi (particolare il giocatore della Pro Firenze calciò il rigore tappandosi gli occhi, ma fece goal lo stesso e subito, scappò negli spogliatoi)

Dalla maratona tutti i campigiani seguirono il tifoso storico Ivo Ballerini il quale alzo la mazza e al grido;- “Tutti alla Fattoria”, tutti i tifosi campigiani invasero il campi della stadio fiorentino, la cronaca nazionale dette molta importanza all’avvenimento, radio e giornali ricordano il grave fatto. L’inviato speciale il giornalista sportivo Nerio Giorgetti, ne parlò del fatto sull’ Informatore Sportivo, che era diretto Aldo Bardelli che poi diventò Commissario dela nazionale italiana amico del presidente onorario della rai di Firenze Aldo Angelini che nel 1946 con Corrado Landi e ci fece ottenere la prima S.i.s.a. locale in piazza Fra’ Ristoro.

“Tutti alla Fattoria” diventò l’inno e il simbolo di tutti i tifosi dell’U.S. Lanciotto che insieme al tifoso Ivo Ballerini fecero la storia del calcio di Campi Bisenzio.

Campionato 1947/1948

1948 aprile – Mentre si giocava a Campi la partita Lanciotto – San Vincenzo, in una giornata di splendido sole, alla pausa del primo tempo, il San Vincenzo vinceva 3 a 0 contro di noi, ma quando la squadra rientro per il secondo tempo, sulle tribune non c’erano più gli spettatori, tutti se ne erano andati, alcuni tifosi la maggior parte erano andati furbamente ad alzare tutte le cateratte delle fosse e delle gore che servivano per mandare l’acqua ai campi agricoli che circondavano il campo di calcio e siccome il campo sportivo era leggermente più basso, venne invaso dall’acqua. L’arbitro notando il pallone che galleggiava nell’acqua, e guardando in cielo disse: – Ma da dove viene tutta quest’acqua? Sospese la partita. Un grazie da parte di tutti gli sportivi locali. Nel recupero la nostra squadra la Lanciotto vinse 4 a 0 contro lo sfortunato San Vincenzo.

La San Vincenzo calcistica per anni ha ricordato la furberia dei campigiani. La Lanciotto Ballerini in quell’anno calcistico si piazzò al 2° Posto in classifica ad un punto da “Le Signe”, realizzando un anno di successi immemorabili.

La Lanciotto era una estrosa e rampante squadra, un gioiello locale, tutti si organizzavano per l’evento sportivo del fine settimana, le trasferte più vicine erano organizzate con grande entusiasmo, tanta la partecipazione cittadina, partivano a bordo di camion a volte con rimorchio, con le nostre bandiere lo stemma con il Lupo, le nostre canzoni tipo: – “con la Lanciotto non ce la puoi fare devi solo tornare a zappare” oppure: –  “Olio, olio, minerale per battere la Lanciotto ci vuole la Nazionale”.

Ad  Agliana una volta a causa di un arbitraggio maldestro si scatenò una gigantesca zuffa, molti dei locali andarono a rifugiarsi in Chiesa, ma la cosa continuo…

Al ritorno a Campi vennero controllati tutti dalla celere.

La Società Lanciotto Calcio è un emblema locale, per anni i suoi dirigenti si sono impegnati per realizzare campionati di categoria portando a giocare anche in C, dopo la finale giocata contro la San Giovannese allo stadio di Firenze, vinta da noi per 2 reti a 0 all’inizio degli anni ’50.

L’esperienza calcistica di allora ha portato tanti giovani locali ad appassionarsi allo sport del Calcio, tanti ragazzini del vivaio locale hanno trovato in questa Società un luogo di sport e di divertimento, un grande augurio alla società Lanciotto Campi, per continuare e migliorare l’esperienza calcistica locale, un ringraziamento a tutti.

 

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